Cappuccini Ornella - I templari
Data: 2017-08-30 23:35:43 - Categoria: 28^ Edizione del Premio Premio "Rosario Piccolo" Salta Arlecchino
giù nella burrasca
dââ¬â¢aria fresca
dââ¬â¢erba alta
in gracidio di rane.
Ad ampi mantelli
i soldati sono pronti,
espugnare si deve
terre nuove.
Un venticello sââ¬â¢alza
A fumanti nari di cavalli,
sââ¬â¢abbatte lââ¬â¢onda
e via di corsa
a recuperare il ââ¬ÅSANTO CRALââ¬Â.
Dal cielo unââ¬â¢aquila
sverna dal monte in circondar
dââ¬â¢anime, del bosco su airone in volo.
Crepitio dââ¬â¢alberi
lungo la secca,
il Sole alto
trepidio dââ¬â¢ali ristagna
sulla verde campagna.
Trilli di grilli
armonia manifesta
su mirabil Compagnia allââ¬â¢idea
dââ¬â¢eroica Impresa.
Giù la testa,
si deve far presto
è Disegno del Cielo
ââ¬ÅSiam Crociati, andiamo,
andiamoââ¬Â cantano i soldati
Il Santo che nei cuori non morirÃÂ mai
alla Porziuncola pregai.
Ragazzo ancora, vesti
splendenti abbandonò,
il saio abbracciò e
rifulgendo di fede, il vero
grande Amore, solo li trovò.
La povertÃÂ fu sua sorella,
in ogni opra del Creato colse lââ¬â¢anima bella.
Con gli uccellini cantava,
agli animali parlava,
il mondo vegetale con grazia abbracciava,
nellââ¬â¢insieme tutto lodava.
Tanto sââ¬â¢adoperò che un Ordine fondò.
In una cella strettissima viveva
E solo, stanco su marmo si addormentava;
il suo desco su tavolaccio di legno
con gli altri felice divideva.
In tutta purezza come fioretti innalzava
le sue opere di caritÃÂ in profonda umiltÃÂ .
Con mani da stigmate provate
e pupille sempre più offuscate
instancabile ogni giorno la sua via
con maggior fervore proseguiva.
Il Signore una notte a sé lo sollevò
Allontanandolo dal letto di dolore;
un forte tuono il cielo squarciò.
Era la natura piangente
che la mancanza del suo Predicatore
con profonda tristezza avvertiva.