Ceriani Grazia Maria - Voci di solitudine
Data: 2017-08-30 23:36:34 - Categoria: 28^ Edizione del Premio Premio "Rosario Piccolo" Mai sentore di morte
fu più fugace ed attraente
di quel battito di nere ali
lento e silenzioso
come il tempo dellââ¬â¢ozio
in un meriggio dââ¬â¢estate
trascorso nel riposo.
Fermo era il bosco
intento a giocare di fioretto
con i raggi del sole
che per farmi dispetto
aprivano ferite di luce
nel fianco di unââ¬â¢ombra
stanca di accarezzarmi.
Ferma era la mente,
abbandonato il corpo
in un vigile torpore
quando una farfalla nera
volteggiò indifferente
davanti al mio stupore.
ââ¬ÅChi sei, strana creatura
di tenebre vestita?ââ¬Â
- Non puoi conoscermi,
perché la tua mente
non mi ha mai concepita!-
ââ¬ÅDa quale oscuro amore
sei stata benedetta?ââ¬Â
- Da Eros e Nemesi,
la passione e la vendetta!-
ââ¬ÅDi quale colpa ti sei macchiata
per essere di luce orbata?ââ¬Â
- Non cââ¬â¢Ã¨ colpa nel destino,
ognuno ha il suo
e il tuo è qui vicino!-
Detto questo, volò via fugace
scomparendo alla mia vista
come lââ¬â¢oro allââ¬â¢alchimista.
Tutto attorno silenzio e pace
ma la mente mia in fermento
fu pervasa da un sottile stordimento.
Che mââ¬â¢importa mio Signore
se quando tââ¬â¢invoco
colma di disperazione
per avere da te consolazione
mi appari sempre
appeso ad una croce
con il volto chino
e le braccia inchiodate al palo
sì che non puoi abbracciarmi
e neppure alzare il capo
per sorridermi e guardarmi.
Che mââ¬â¢importa,
se poi ti vedo trasparire
dagli occhi assorti di un bambino
che da lontano mi guarda diffidente
ma dopo avermi scrutata lââ¬â¢anima
mi corre incontro
e mi abbraccia teneramente.