Ambrosini Angela - Ricorda - Madrigale

Data: 2013-03-09 12:44:23 - Categoria: Le migliori Poesie d'autore 

ANGELA AMBROSINI


RICORDA


A mia figlia

Non sperare che acerbo
affetto maturi negli occhi
di chi, viandante insieme a te
di strada, briciole di cielo
strappa al noncurante
volgere del tempo:
indifferenza è insaziabile
che agli altri stinge quieti eventi
all'animo mentre scalciando insonne
tu ti chiedi quale insidia
sia a rabbuiare le gemme
che di giustizia ti porti dentro.
Verranno giorni di tristezza,
ma non sia mai la tua,
lascia agli altri la beffa
di credere che vita vera
sia il vacuo cumulo di faccende
che l'animo loro assedierà
stracciando di nuovo e ancora.
Altro e più tu saprai,
ben altro e vero.

MADRIGALE


E' sempre lei.
Reclinata nell'ocra delle crete
fra sussulti di cipressi bruni
a squarciare la caligine;
avvolta dall'umano enigma
di sentieri lucenti ai cui lati
il maggese a perdita d'occhio dilaga;
eternata nell'impeto di cupole e torri,
campanili e palazzi bugnati;
percorsa dal sogno di butteri e cavalli
sul litorale violaceo spruzzato d'arbusti.
Sempre lei, silente e querula
nella lingua di Dante,
mistica nella fissità iperurania
di Giotto e di Piero,
sontuosa nel monito universale
del Rinascimento.
Ancora lei, tormento al mio ricordo
affettuoso, silenzio al nulla spossante
del vivere, bellezza incorruttibile
allo sguardo mai stanco.
Solo lei: terra antica
che mi duole all'anima,
sconosciuta e mai sopita
Toscana.