Manzoni Di Chiosca Giacomo - Casa antica - La vela
Data: 2013-03-11 10:32:30 - Categoria: Le migliori Poesie d'autore Suonano lenti i passi nel cortile;
la voce delle rondini è la stessa,
lo stesso il nido tra le vecchie travi
del portico, e il frinire
dei grilli tra le siepi del giardino.
Io chiudo gli occhi, Leila: una finestra
s'apre stridendo nella casa antica,
e la luce abbagliante dell'estate
entra tra i muri candidi, imbiancati.
Quanti ricordi ancora! La penombra
dei pomeriggi estivi, ed il riflesso
dei carri, sferraglianti sul selciato.
C'era la guerra, allora: si aspettava
che la sirena gridasse il suo richiamo
per fuggire sotterra, nei rifugi.
C'era la guerra allora, e noi bambini
non capivamo l'angoscia delle madri
strette in preghiera davanti al crocefisso...
C'era la guerra, ma pareva un gioco
fuggire all'improvviso giù in cantina
lasciando il piatto a mezzo...
Com'era grande quella casa, Leila!
Andavamo a esplorare le soffitte,
il fienile in disuso, la rimessa
con la vecchia carrozza, condannata
ai tarli ed alla muffa...
C'era la guerra, ma eravam felici
delle povere cose che avevamo:
le ciliegie sull'albero in giardino,
il pane fatto in casa, i grandi armadi
e le casse ammucchiate nelle stanze,
piene di cose inutili, lasciate
nell'attesa di un tempo già passato,
che non ritorna più.
à Pasqua e piove. Dietro ai vetri chiusi
io guardo il mare, che appare tra gli ulivi,
color di piombo. C'è una vela sola
che si confonde quasi nella bruma.
Gocce di pioggia brillano sul vetro;
in casa c'è un tepore sonnolento
e c'è silenzio. Volano i pensieri
oltre quel mare cupo, oltre la vela
che la nebbia confonde con il cielo.
Pensieri antichi, sogni, pianti, gridi
che risuonano dentro, senza osare
uscire e farsi anelito e parole.
E tu, che vai lontano, sei la vela,
il sogno che va oltre l'orizzonte
per perdersi per sempre all'infinito...